Torcitura Padana è, insieme a Zanolo, una delle 100 aziende più innovative secondo il Report “100 Italian Circular Economy Stories” sulle eccellenze italiane in tema di economia circolare, curato da Fondazione Symbola per le qualità italiane e Enel Group.
Tradizioni produttive virtuose e capacità tutta italiana di trasformare i limiti in nuove opportunità fanno del nostro Paese uno dei più avanzati in tema di green economy e di economia circolare (fonte Eurostat). Lo dimostrano le 100 realtà italiane - imprese, centri di ricerca ed enti no profit - presentate nel Report 100 Italian Circular Economy Stories pubblicato da Symbola e Enel Group: “un made in Italy fatto di bellezza e qualità ma anche d’innovazione e sostenibilità, allineato agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU”.
Nel Report sono presentate 100 eccellenze italiane appartenenti a tutti i settori e tutte le filiere - dall’agricoltura all’abbigliamento, dalla chimica alla meccanica, dal design all’arredo – perché nell’ambito dell’economia circolare rientrano non solo best practice in tema di riuso e riciclo o esempi virtuosi di impiego di materie prime seconde, ma anche prodotti “nuovi”, frutto della ricerca e sviluppo delle aziende più innovative, spesso realizzati in collaborazione con le Università, capaci di aprire nuovi scenari di mercato e offrire nuove opportunità alla green economy e al made in Italy.
Proprio in questo tipo di case study s’inserisce COEX, la prima tecnologia al mondo che rende 100% fireproof le fibre vegetali a base cellulosica (cotone, lino, viscosa, canapa) cambiandone la struttura molecolare, ovvero senza alcuna alterazione e l’uso di additivi chimici o resine per rendere ignifughi i prodotti. L’innovazione COEX è tutta naturale: sono infatti fosforo, azoto e zolfo i tre elementi che agiscono contro le fiamme: il primo crea una barriera antifiamma, il secondo riduce l’ossigeno contrastando la combustione, il terzo denatura la cellulosa evitando che il processo di combustione abbia inizio.
Fino alla nascita di COEX non esistevano tessuti naturali ignifughi ma solo tessuti sintetici flame retardant che alla fine del loro ciclo vita finiscono in discarica oppure tessuti naturali trattati con additivi che - oltre a contenere sostanze potenzialmente nocive, come la formaldeide - ne compromettevano in parte le qualità estetiche e il comfort.
“COEX è una “storia” di ricerca e innovazione di due aziende del tessile italiane: Torcitura Padana Spa, con una tradizione di più di 50 anni nella torcitura e nobilitazione del filo, e Zanolo Spa, nella tintoria dei filati, che hanno reagito alla crisi puntando su made in Italy e innovazione, a garanzia di uno stile di vita sicuro e sostenibile.
Una vera e propria “scoperta” resa possibile grazie a un solido know how e a un approccio imprenditoriale e produttivo, in cui l’innovazione è stata il driver e la sostenibilità la premessa. Siamo davvero orgogliosi che lo studio curato da Symbola e Enel Group ci riconosca questa spinta all’innovazione nel segno di una economia circolare e di uno sviluppo sostenibile. L’unico possibile dal nostro punto di vista” commenta Simona Pesaro, presidente di Torcitura Padana.
COEX offre, infatti, non solo garanzie in termini di protezione ignifuga ma anche di sostenibilità e certificazione green per la sua naturalità e per il fatto che i prodotti made of Coex sono biodegradabili e potenzialmente compostabili (completamento del ciclo biologico naturale).
I tessuti ignifughi generati con COEX hanno la certificazione GOTS (Global Organic Textile Standard), il più importante standard internazionale per i prodotti tessili realizzati con fibre vegetali da agricoltura biologica, e un’ampia gamma di campi di applicazione dall’interior decoration, professionale o domestico, all’abbigliamento, dal settore salute a quello dei trasporti.
La tecnologia COEX può inoltre essere applicata anche al legno, per cui ha un brevetto internazionale specifico.
Nella prefazione del Report firmata da Francesco Starace di Enel e Ermete Realacci di Symbola si legge: “l’economia circolare rinnova e arricchisce la nostra vocazione al design”.
Certamente COEX ne rappresenta un esempio emblematico.
Perché, senza una consolidata tradizione produttiva e un’innata vocazione al design, senza una conoscenza e un profondo rispetto per le risorse naturali, senza una vocazione imprenditoriale e all’innovazione, e più precisamente senza una solida competenza nel tessile e l’investimento nella ricerca, il made in Italy 100% COEX non sarebbe mai stato possibile.